Una volta lasciata Cetinje ci siamo diretti verso Rijeka Crnojevic. Un tempo centro nevralgico del commercio montenegrino, oggi una città fatiscente immersa nella vegetazione di questo paese. Abbiamo puntato il navigatore e poco dopo stavamo percorrendo una stradina di montagna asfaltata, sperando di non incrociare un qualsiasi altro mezzo dato che in due era impossibile passare!
Erano circa le 12.00 ed eravamo nel cuore del Montenegro, nel bel mezzo della natura, con le foreste fittissime da un lato della strada, ed il dirupo che dava sempre sulle foreste dall’altra. Uno si aspetta che con così tanti alberi si possa trovare un pò di fresco, invece no! C’erano la bellezza di 40°C e questa flora era così compatta da creare una cappa e trattenere tutto il calore, fantastico era come essere dei polli in un forno! In quel momento ho capito perché questo luogo era usato come residenza del re durante il periodo invernale! Ma non solo, nel periodo di suo massimo splendore, Crnojevic, l’ha portata a conquistare la nomina di “Piccola Venezia”! Di questa Venezia però non rimane nulla…

Le caratteristiche di questo luogo sono diverse. Troviamo il famoso ponte sul fiume, costruito nel 1853 dal principe Danilo, il ponte più grande, che collega Fiume a Virpazar costruito dal principe Nikola nel 1905 ed altre particolarità che ora ti racconto!
Prima delle guerre balcaniche queste zone erano ricche di negozi di manifattura e proprio qui è stata aperta la prima farmacia del Montenegro, così come il primo negozio di armi mentre nella fabbrica “Marica” situata nel fiume Crnojevic, è stata prodotta la perla fatta di squame di pesce. Oggi tutto questo è stato abbandonato. Le saracinesche sono abbassate, i vetri delle finestre rotti, nella piazza la natura si fa di nuovo spazio tra le crepe del cemento. Eppure alcuni appartamenti sono abitati, due bancarelle di souvenir ed un ristorante lavorano grazie ai turisti curiosi come noi. Ma non solo, è possibile navigare lungo il fiume noleggiando delle canoe di legno, o con un gruppetto di turisti che fanno comitiva sulla barca di qualche pescatore!
Ero attirata da questo luogo perché descritto come un contesto affascinante, con un fiume importante che dicono sia caratterizzato da dei serpenti d’acqua innocui per l’uomo e con cui è possibile farsi il bagno! Figurati se io mi lascio scappare un’occasione del genere! Peccato che una volta avvicinati al fiume ogni voglia di avventura sia svanita! L’acqua, che sicuramente una volta sarà anche stata invitante, oggi è una melma verde che ci proponeva anche due pesci morti a riva.
Insomma è triste vedere un luogo con alle spalle una storia importante, ridursi in questo stato. Almeno che non sei curioso di vedere proprio questo aspetto di questa cittadina, ti consiglio di risparmiarti il viaggio fin qui e dedicarti ad altre attività che il Montenegro ha da offrire. E’ sempre un dispiacere dire cose negative nei confronti di un posto che si visita, qualsiasi esso sia. Ma è anche peggio cercare info prima di un viaggio, farsi grandi aspettative e poi rimanere delusi davanti a tutt’altra cosa. Forse è ancor più preoccupante sapere che nel 2017 sono stati investiti 90 milioni di euro per la costruzione di un ecoresort proprio qui vicino, progetto che dovrebbe vedere il suo termine nel 2019. Visto lo stato della zona nel periodo di agosto 2018, non so proprio cosa immaginarmi!
Per questo articolo è tutto! Mi piacerebbe poter sapere il tuo punto di vista, se ti va di scrivercelo nie commenti mi farebbe molto piacere!
A presto,
Deb!
le città abbandonate esercitano sempre un grande fascino su di me, così ho letto questo tuo post molto interessante, e condivido la necessità di scrivere le cose come stanno, se qualcosa in viaggio non ci piace è giusto dirlo, perchè di cose “bellissime”, “magnifiche” ne è piano il web. grazie mille!
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Anche io sono sempre particolarmente attratta dai luoghi abbandonati o pseudo abbandonati!!! Chissà perché!?!?! Sono dell idea che se una persona cerca su internet delle informazioni e giusto che ottenga la realtà dei fatti. Investire soldi e tempo per raggiunegere un luogo che poi non è come si credeva..non è il massimo..
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Che strano posto! Probabilmente ci sarei andata anch’io, mossa dalla curiosità, e sarei rimasta delusa. Siete stati molti onesti a raccontarci la realtà dei fatti, detesto quando si fa passare tutto per patinato.
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Ciao Sara, grazie infinite! Ci tengo a questa cosa… l’onestà nei confronti di chi legge è importante…
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Devo dire che scorrendo i post sul tuo blog e leggendo un pò di titoli quà e là mi sono chiesta: “ma dove sono questi posti di cui parla?” E lì mi sono resa conto di conoscere davvero poco di questa Terra! Mi ha incuriosito di più la storia della città fantasma che mi affascina ma mette sempre un pò di tristezza vedere dei posti abbandonati!
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E pensare che sono anche così vicini, alla fine è tutto sull’altro lato dell’Adriatico! Concordo con te su quanto è triste vedere certi luoghi lasciati andare in questo modo. Sopratutto quando anziché fare del recupero si preferisce abbandonare per costruire qualcosa di nuovo altrove…
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